La morte di un proprio caro non è solo un
evento dal forte impatto emotivo, ma comporta anche la necessità di sbrigare al
più presto una serie di pratiche.
Ovviamente non è semplice in un momento simile
trovare la lucidità necessaria. Ecco quindi un elenco delle operazioni da
svolgere per essere sicuri di non aver tralasciato niente di importante.
Spesso sorgono problemi dovuti al fatto che,
dopo la comunicazione del decesso, il conto bancario del defunto viene
“congelato” fino a quando non sarà chiarito chi saranno gli eredi.
Per questo motivo occorre presentare al più
presto le pratiche per la successione ed eventualmente aprire nell’attesa un
conto alternativo su cui eseguire le proprie transazioni, soprattutto nel caso
in cui il conto bloccato sia cointestato a firma congiunta.
Se nell’eredità rientrano dei beni immobili, la
successione deve essere presentata nel giro di 12 mesi presso l’Agenzia delle
Entrate del Comune di residenza del deceduto.
Sarà l’Agenzia stessa a
indicare le tasse da pagare in base alle quote ereditarie e alla parentela con
il defunto.
Inoltre, non bisogna dimenticare che il
coniuge del defunto e gli eredi possono richiedere la pensione di
reversibilità; per questo è importante comunicare tempestivamente la morte del
proprio caro all’INPS.
Per quanto riguarda le pratiche legate al
testamento, invece, ci si può rivolgere al notaio o al patronato.
Se al defunto erano intestate utenze,
assicurazioni e automobili, ecco come comportarsi:
- cambiare l’intestazione di luce,
acqua, gas e telefono comunicandolo alle aziende fornitrici;
- recarsi all’ufficio comunale per
cambiare l’intestazione della cartella esattoriale sui rifiuti;
- disdire l’abbonamento RAI;
- cambiare l’intestazione
dell’automobile (naturalmente dopo averne discusso con gli altri eredi) ed
eseguire entro 60 giorni il passaggio di proprietà;
- informare del decesso la compagnia
assicurativa.
Deve essere uno degli eredi a presentare la
dichiarazione dei redditi del defunto per quell’anno.
Inoltre, vi ricordiamo che coloro che si sono
fatti carico delle spese per il rito funebre avranno la possibilità di detrarre
l’anno seguente il 19% dei costi sostenuti (con un tetto di spesa massimo
fissato a 1549,37 euro); la detrazione può anche essere divisa tra più parenti
che abbiano contribuito alle spese funebri.