In seguito a un decesso i parenti stretti del
defunto si dovranno occupare di tutti gli aspetti relativi all’organizzazione
del rito funebre. Tra questi rientra anche lo svolgimento delle pratiche per la
sepoltura, che variano a seconda che si tratti di una tumulazione, un’inumazione
o una cremazione.
L’inumazione consiste nel deporre la salma in
una bara completamente in legno, posta nella terra in modo da decomporsi nel
corso degli anni. La tumulazione, invece, è la classica sepoltura in un loculo
di calcestruzzo con una bara rivestita internamente in zinco.
Lo spazio necessario per la sepoltura viene
concesso dal cimitero per un periodo limitato. Nel caso della tumulazione chi
si occupa della gestione del cimitero può esumare la salma dopo 20 anni per liberare
il loculo, mentre nel caso dell’inumazione la tempistica si accorcia a 10 anni.
In caso di esumazione i resti del defunto
vengono posti in un ossario in attesa che la famiglia stabilisca le modalità
per la seconda sepoltura.
Sia per l’inumazione sia per la tumulazione è
necessario richiedere l’autorizzazione alla sepoltura prima di poter procedere
con il rito. La richiesta, che autorizza anche al trasporto della salma, deve
essere inoltrata all'ufficiale dello Stato Civile del Comune non prima che
siano trascorse 24 ore dal decesso.
Per presentare la richiesta occorrono il
modello ISTAT (compilato dal medico), il certificato stilato dal medico
necroscopo e, nel caso in cui si sia trattato di morte violenta o improvvisa,
il nulla osta dell’Autorità Giudiziaria.
Inoltre se si sceglie di seppellire il defunto
nel cimitero di un altro Comune bisogna presentare un’apposita comunicazione.
Un discorso a parte deve essere fatto per la
cremazione: per eseguirla occorre ottenere l’autorizzazione del sindaco. Questo
tipo di sepoltura può essere eseguito nel caso in cui il defunto abbia lasciato
traccia della sua volontà di essere cremato, in particolare facendone menzione
nel testamento o iscrivendosi a una delle associazioni che si occupano appunto
di difendere questa scelta.
In alternativa può
essere il coniuge o un parente prossimo a esprimere la volontà di cremazione
per il proprio caro.
Una volta eseguita la cremazione, sarà la
famiglia a stabilire (soprattutto in base alle volontà del defunto) se tumulare
l’urna cineraria, conservarla presso la propria abitazione o disperdere le
ceneri.