Differenze tra tipologie di sepoltura
- Autore: BALDACCI brunella
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- 17 nov, 2017

Inumazione, tumulazione e cremazione: le differenze
La scelta del metodo di sepoltura è senza dubbio la fase più importante dell’organizzazione del rito funebre. Inumazione, tumulazione e cremazione implicano tre diversi modi di vivere il proprio rapporto con il defunto e tre concezioni della morte stessa; conoscere queste pratiche è quindi fondamentale per poter effettuare una scelta consapevole.
Tumulazione
La tumulazione è il sistema di sepoltura più utilizzato in Italia, tanto che la maggior parte delle persone si limita a scegliere questo metodo senza prendere neppure in considerazione gli altri.
La salma viene deposta in un feretro composto da uno strato in legno e uno in metallo, in modo da preservarla intatta il più possibile. La decomposizione si completa solitamente in un arco di 20 anni.
Il feretro viene murato all’interno di un loculo (che viene concesso dal cimitero per un certo numero di anni, al termine dei quali si può decidere di rinnovare la concessione) o della tomba di famiglia.
Inumazione
L’inumazione, a differenza della tumulazione, prevede la sepoltura direttamente nella terra di un campo cimiteriale; inoltre la bara non è rivestita in metallo ma è interamente in legno leggero, affinché la decomposizione della salma e della bara stessa si completi nell’arco di 10 anni. La concessione in questo caso dura appunto 10 anni e non è rinnovabile.
Come si può intuire, la scelta tra tumulazione e inumazione è tutt’altro che scontata: il primo sistema mira a preservare la salma il più a lungo possibile, mentre il secondo punta a favorirne il rapido ritorno alla terra.
Cremazione
La cremazione, infine, consiste nel ridurre la salma in cenere all’interno di apposite strutture. Affinché ciò avvenga, è necessaria l’autorizzazione del sindaco, che viene rilasciata nel caso in cui il defunto abbia manifestato tale volontà tramite testamento o iscrivendosi ad associazioni che si occupano di cremazione. Anche il coniuge e i parenti prossimi, tuttavia, possono manifestare il loro desiderio che il proprio caro estinto venga cremato.
Le ceneri possono essere conservate in casa oppure tumulate in una celletta cineraria (la cui concessione dura 30 anni ed è rinnovabile). In alternativa possono essere disperse in apposite zone cimiteriali oppure in natura, a patto di tenersi lontani da manufatti o natanti.
La dispersione può anche avvenire in giardini privati, ovviamente solo se il proprietario è d’accordo.

Di norma, in Italia la sepoltura è da considerarsi definitiva sino alla sua scadenza. Sono presenti, però, delle circostanze precise in cui la legge rende possibile la traslazione del defunto prima della debita scadenza.
Scopriamo insieme quali sono e come è possibile richiedere la traslazione della salma nel nostro Paese.