La perdita di una persona cara è, purtroppo, una
situazione che tutti prima o poi dovremo affrontare. Un lutto familiare
rappresenta probabilmente il momento più drammatico nella vita di un individuo,
ma è anche vero che il superamento cosciente di questa crisi può apportare
benefici che superano di gran lunga la sofferenza vissuta. Ricordiamo che il
termine "crisi" deriva dal greco "krino", il
cui significato è "discernere" e quindi implica la
comprensione di un problema. In altre parole, la crisi è un buon momento per
migliorare se stessi affrontando le difficoltà che incontriamo nella vita.
Ma come si supera un lutto? Che attitudini dobbiamo adottare e, soprattutto,
quali sono i comportamenti che si manifestano in quasi tutti i soggetti?
Secondo il professor Arnaldo Pangrazzi, il dolore
del lutto si contraddistingue da quello causato da altre situazioni perché alla
perdita di una persona cara non è possibile porre rimedio: da qui la grande
intensità della sofferenza connessa a un lutto. Se guardiamo allo schema di
elaborato dalla psichiatra svizzera Kubler-Ross, ci rendiamo conto che il
superamento di un lutto passa in genere per quattro fasi:
- shock
e negazione della perdita, nel senso che il soggetto rifiuta la realtà del
lutto;
- senso
di rabbia, in molti casi rivolto verso se stessi;
- negoziazione,
intesa come formulazione di analisi per l'evento accaduto;
- stato
di depressione dovuto all'irrimediabilità della morte;
- accettazione
del lutto e conciliamento definitivo con la realtà.
Pertanto, il passo fondamentale da compiere
conduce all'accettazione del lutto e della sofferenza che deriva da esso. Non
è possibile individuare una traiettoria univoca per tutti, ma nella maggior
parte dei casi si vivono gli stati d'animo elencati dal modello di
Kubler-Ross.
Non tutti riescono ad elaborare e accettare la
morte seguendo un processo di analisi interiore. A volte, infatti, si
presentano casi di disturbo da lutto persistente, tra i cui sintomi
compaiono la difficoltà di accettare la morte, nostalgia del deceduto, dolore
intenso e incapacità di evocare ricordi positivi per un periodo superiore ai
12 mesi. Di fronte a una situazione del genere, il colloquio con uno
specialista può senza dubbio aiutare a capire come risolvere eventuali
conflitti interni. In particolare, può risultare utile seguire un percorso
psicoterapeutico mirato specificamente all'elaborazione delle emozioni connesse
con la perdita.